Lettera, ad una madre
Lettera, ad una madre
Lettera, ad una madre.
Mamma, l’esistenza della vita ci porta ad essere madri.
Non serve mettere al mondo un figlio per essere madre, o per essere una buona madre: richiede empatia, richiede sentire un bisogno anche non detto, non esplicitato, non diretto. Perché? Perché una madre non ha bisogno di parole, lei sente.
L’evidenza del suo sguardo, i suoi occhi parlano più delle parole, senza essere pronunciate.
Essere mamma: non è un completo, un vestito che, indossato dalla forma imperfetta, viene gettato. La vita, mamma, è piena di sorprese inaspettate, con i suoi perché e con un suo scopo, una ragione, un motivo che ti spinge a percorrere quel cammino. Ci saranno molti percorsi, e ogni percorso, ogni cammino che la vita ti mette a disposizione, è vivere la vita a pieno della vita.
Sentirsi pieni e sazi. Certo, a volte ci saranno curve, e dossi, montagne da superare. Ma lì ci sei tu, mamma. Basta un mio sguardo e tu capiresti; senza emettere suono, perché, perchè tu sei mamma!
Il tuo aspetto di donna e femmina, di donna seducente, di moglie, non toglie ciò che sei, ma quello che potresti essere!
Le tue battaglie di donna le hai già combattute, i muri li hai già attraversati.
Questo non è un muro o una battaglia, è una vetta, e sopra a quella vetta un’eco che aspetta, profondo e possente.
Sei tu.
Sì, sono io, mamma.
M. T.