Io mi sento.
Mi sento come una lumaca, con il suo cammino lento e silenzioso, che può essere calpestata in ogni momento.
Mi sento come un piccolo bruco che con il suo passo goffo, alla ricerca di una su cui posarsi mettendo a frutto le sue conoscenze, di gran intenditore di foglie, le più fresche le più delicate e le più succose, per dar via al suo vorace appetito insaziabile.
Mi sento come una foglia che da un albero di pioppo viene accarezzata, dal vento caldo o dal gelido freddo, viene cullata, ondeggia, tra milioni di altre foglie in un mormorio incessante, quasi silenzioso, in apparenza; il suo volteggiare si sente forte, chiaro, la sua chioma alta e fiera dà riparo alle molte creature che decidono di fermarsi sotto il suo tronco e dà loro ospitalità.
Mi sento come una formica che viene scacciata dalle nostre case, dai nostri balconi e dalle finestre, ma anche la formica ha il suo ruolo la sua utilità, protegge gli alberi dà altri nemici ed è un’ottima spazzina del cibo che noi lasciamo in giro.
Mi sento come una piccola roccia, anch’essa immobile, quasi eterna, eppure lei sente, vive, lento il suo cambiamento, certo quasi impercettibile; ascolta senza emettere giudizi, o pregiudizi, viene calpestata, scacciata, offre il suo corpo come riposo.
L’essenza di ogni materia appartiene a tutti noi.
Un unicità, un'unica essenza, l’esistenza della vita lo scopo di essere al mondo: ognuno ha la sua funzione e il suo diritto di esistere.
M T