Il filo invisibile
Il filo invisibile
Il filo invisibile
Un filo invisibile nascosto ai nostri occhi, cechi, un quaderno la cui penna scrive le sue righe.
Di fronte ad un mondo a cui quello che è visibile viene accettato, accolto, e ignorato allo stesso tempo; perché?
Perché la nostra attenzione, lo sguardo sono talmente focalizzati da ignorare o accogliere solo quello che vogliamo vedere.
Tutto scorre senza dare importanza, dove l’invisibile diventa sconosciuto, ignoto, e ignorato; ma l’invisibile esiste.
E’ quella parte nascosta che a volte percepiamo, non fa rumore, si nasconde per essere cercata, vista, una goccia in un mare, pur tanto invisibile, da trasformare il mare.
La natura mostra all’uomo ciò che l’uomo è pronto a vedere, l’essenzialità, la comodità, la pura e semplice natura, le sue foglie verdi, i suoi frutti. Gli occhi dell’uomo guardano, ma non vedono; l’uomo ha dimenticato, si è inalzato, addomesticandosi, fornito di razionalità e di ragione.
Oggi diventando modello di produttività e di efficienza, tutto ha uno scopo e una fine, ma l’invisibile ha un’unica aspirazione: quella di esistere.
M T.